Utilizzata in qualunque centro benessere, la lampada abbronzante è raccomandata anche come trattamento addizionale contro alcune patologie della pelle. Ma come funziona? E quali sono gli accorgimenti da seguire per evitare effetti indesiderati?

La lampada abbronzante è ormai utilizzata in qualunque centro benessere, ed è addirittura raccomandata come trattamento addizionale contro alcune patologie della pelle, come le dermatiti. È comunque opportuno seguire una serie di accorgimenti per evitare scottature indesiderate provocate dell’uso smisurato della lampada. Vediamo prima insieme come funziona una lampada abbronzante, così da comprendere meglio come utilizzarla correttamente.

La lampada abbronzante: raggi UV e melanina

La funzione di una lampada abbronzante è quella di simulare i raggi solari ultravioletti, responsabili degli effetti sulla nostra pelle, come l’abbronzatura. La lampada emette radiazioni ultraviolette a breve lunghezza d’onda, suddivisibili in UV-A e UV-B. Entrambe queste sottocategorie di raggi ultravioletti sono responsabili del foto-invecchiamento, ma, mentre le UV-A penetrano solo superficialmente nella pelle, lasciando il segno dell’abbronzatura, le UV-B penetrano più in profondità e sono più dannose. Proprio per questo motivo è bene seguire le corrette indicazioni per utilizzi ripetuti.

I raggi UV, entrando a contatto con la pelle, stimolano il processo di produzione della melanina, una molecola naturalmente presente nel nostro corpo che se attivata colora la pelle di rossiccio o nero. Viene prodotta dai melanociti, cellule presenti nel derma, che, attivate dall’aumento di flusso sanguigno e calore, provocato dall’esposizione ai raggi, iniziano a rilasciare melanina, assorbita poi dalle altre cellule. La melanina ha inoltre la funzione di creare una specie di schermo protettivo, per impedire ai raggi di penetrare in profondità.

Quanti minuti deve durare una seduta? Tutti gli accorgimenti da seguire

È consigliabile seguire alcuni accorgimenti prima di sottoporsi ad una seduta di lampada abbronzante. Praticare uno scrub leggero della pelle prima del trattamento aiuta a liberarsi delle cellule morte favorendo un’abbronzatura più intensa e duratura. Utilizzare olio abbronzante, o altri acceleratori di melanina, conviene solo a chi ha una pelle più chiara, ed è importante applicarlo almeno mezz’ora prima della seduta perché si attivi. È raccomandato di usare sempre una crema con filtri solari per proteggere la pelle dalle radiazioni più dannose che possono provocare danni irreversibili

L’esposizione prolungata alla lampada abbronzante asciuga e disidrata la pelle. Alla fine di ogni trattamento bisogna rinvigorire la pelle usando una crema idratante, così da garantire un’abbronzatura di durata maggiore. Riguardo alle tempistiche, è sempre meglio non superare i 12-14 minuti d’esposizione, per non accrescere il rischio di scottature. Anche chi ha una pelle di fototipo più scuro deve prestare attenzione ai rischi dell’esposizione ai raggi ultravioletti, in quanto i danni provocati sono esattamente gli stessi.

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